I contenuti che troverai nell'articolo
Quotidianamente durante le visite discutiamo dell’importanza dell’assunzione della vitamina D durante l’anno e gli effetti che potrebbero insorgere dalla sua carenza.
Questo argomento è stato studiato nel corso degli ultimi anni e grazie a nuove ricerche sono emersi importanti spunti.
E’ stato infatti rilevato come la Vitamina D sia associata al corretto svolgimento di diverse funzioni fisiologiche.
In particolare, nell’articolo da cui ho preso spunto, si è valutata l’associazione tra la regolare assunzione di vitamina D e l’equilibrio del microbiota intestinale.
A cosa serve la vitamina D
La Vitamina D viene naturalmente prodotta quando il corpo è esposto ai raggi solari, non a caso viene anche chiamata “vitamina del sole“.
E’ possibile assumerla attraverso l’alimentazione (vediamo in seguito quali cibi ne siano maggiormente ricchi) o, in caso di carenza, ricorrendo all’uso di integratori.
Perché è importante mantenere un adeguato livello di vitamina D? La vitD favorisce il corretto assorbimento di calcio e fosforo e contribuisce a regolare il funzionamento del sistema immunitario.
Diversi studi hanno inoltre associato un reale beneficio nell’assunzione della vitamina D nella prevenzione delle malattie cardiache, infezioni intestinali e patologie autoimmuni (1).
Carenza di vitamina D
Nonostante i numerosi benefici apportati dall’assunzione di vitamina D, si stima che circa 1 miliardo di persone nel mondo ne sia carente (2).
La dose giornaliera raccomandata negli adulti secondo LARN 2014 è di 600-800 UI.
Quali sono i sintomi di carenza di vitamina D? E’ sempre importante fare attenzione ai segnali che il nostro corpo ci trasmette.
Variazioni a livello psicofisico, seppur apparentemente trascurabili, potrebbero essere sintomo della carenza di vitamina D.
Eccessiva stanchezza, frequenti infezioni, dolori muscolari sono solo alcuni dei campanelli d’allarme a cui prestare attenzione.
Dove si trova la vitamina D?
Come ho anticipato, possiamo assumere la Vitamina D attraverso l’alimentazione.
Alcuni alimenti apportano naturalmente vitamina D, altri sono fortificati. Di seguito un elenco degli alimenti che apportano la maggior quantità di vitamina D:
– pesci grassi tra i quali salmone, tonno, sardine
– fegato di manzo
– tuorlo d’uovo
– olio di fegato di merluzzo
– alimenti fortificati con vitamina D sono succhi di frutta, latte e cereali.
Talvolta l’alimentazione non è sufficiente, soprattutto quando la carenza è particolarmente marcata. In questi casi, è possibile ricorrere all’uso di integratori (compressa masticabile, cialda sublinguale o gocce).
Vitamina D e microbiota intestinale
Studi recenti hanno evidenziato una serie di funzioni svolte dalla vitamina D che coinvolgono principalmente il sistema immunitario.
Una di queste funzioni è mediata dalla modulazione del microbiota intestinale, le cui alterazioni sono legate a condizione di disbiosi oltre che a diverse malattie quali il diabete e alcune malattie cardiovascolari o autoimmuni (3).
Ne consegue quindi l’importanza ricoperta dalla vitamina D per il sistema immunitario.
Diversi studi dimostrano come l’integrazione di vitamina D sia associata ad un cambiamento significativo nella composizione del microbiota, in particolare di Firmicutes, Actinobacteria e Bacteroidetes.
In un mio precedente articolo ho parlato del microbiota intestinale, della sua definizione e delle principali funzioni.
Se ti potesse essere d’interesse, puoi leggerlo qui:
Prebiotici, probiotici e microbiota intestinale
Per quanto riguarda la alfa e beta diversità, un elevato apporto nutrizionale di vitamina D sembra indurre un cambiamento nella composizione batterica e influenzare la ricchezza delle specie.
E’ stato infatti notato che, a seguito dell’integrazione di Vitamina D, migliorando i livelli di 25-OH, si è riscontrata una diminuzione di Veillonellaceae e Oscillospiraceae.
Come spesso accade nella ricerca scientifica, gli studi sono piuttosto eterogenei e presentano alcune limitazioni ed in alcuni casi sono contrastanti. Per questa ragione saranno necessari ulteriori studi per verificare quanto riportato in questo articolo.
Biologo Nutrizionista e Farmacista. Sono specializzato in disturbi intestinali, microbiota, intolleranze alimentari e dieta chetogenica. Appassionato di Sport , mi occupo anche di Nutrizione per sportivi.